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Ayana Hunt
«Oh, sì, hai ragione.» esclama Cleopatra, corrugando impercettibile la fronte «Che sbadata!» ride «Sai, forza dell'abitudine.» Cambia appoggio sull'altra gamba e si sistema una ciocca. Kian ha completamente ignorato la sua sottile insinuazione. Arriccia leggermente le labbra, forse delusa. «Bene, non ti resta che andare.» gli sorride forzatamente, riuscendo però a farlo sembrare sincero.
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Kian Solomin
-Eh, già.- rispondo, allungando una mano verso Cleopatra perchè la stringa. Un incantesimo che trasforma la pelle in acciaio... beh, nonostante le controindicazioni, potrebbe tornarmi utile...
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Ayana Hunt
Che gesto formale... pensa la prostituta, per nulla abituata ai convenevoli seppur in contatto con gran parte della nobiltà. Ignora deliberatamente la mano di Kian e si dirige verso la porta, spalancandola ed invitandolo così ad uscire. Se il sarto non decidesse di soffermarsi oltre, cosa tra l'altro già appurata, Cleopatra potrebbe rilassarsi nel silenzio di casa sua con un bel bicchiere di vino rosso, di un corposo color rubino, attendendo il prossimo cliente. Già pregusta il piacere della solitudine.
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Kian Solomin
Corrugo un momento la fronte davanti alla reazione della prostituta, poi le sorrido. -Beh, buon lavoro.- dico alla donna, mentre esco dalla sua porta e la saluto con un cenno della mano.
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Ayana Hunt
«Anche a te.» sorride di rimando. Cleopatra chiude la porta e la chiude dietro di sé, sospirando. Si dirige in cucina, si versa in calice di vino, lo fa roteare e ne annusa il profumo avvolgente. Torna in salotto, si lascia cadere sul divano e sorseggia l'agognata bevanda
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